Gentile professore, amo molto viaggiare però sono costretta sempre più spesso a rinunciare perché nell’ultimo anno ogni volta che mi sposto (anche solo per qualche giorno) ho problemi di stitichezza. La cosa mi sorprende e mi preoccupa, anche perché no mi era mai successo prima. Anzi, se c’era una cosa di cui non potevo proprio lamentarmi era la mia regolarità intestinale. Cosa mi suggerisce di fare? 
La stipsi del viaggiatore spesso si risolve da sola dopo pochi giorni ed è provocata da una somma di motivi, sia ambientali (il disagio della mancanza del “proprio” bagno, un’alimentazione più povera di fibre e di acqua, ecc) sia biologici (disturbo dei normali bioritmi e del ciclo sonno-veglia, nei viaggi lunghi). La si può prevenire mangiando più cibi ricchi di fibra o aggiungendo alla dieta crusca o altre fibre (Psyllium, ad esmepio).

Se la stasi intestinale si protrae a lungo, è bene intervenire per evitare che si formino feci molto dure la cui espulsione provoca dolore e sanguinamento. Prima ancora del ricorso (non abituale!) a un lassativo ci si può aiutare con supposte o microrganismi di glicerina (che hanno un’azione da stimolo e di lubrificazione) o ricorrendo a un clistere evacuativo.