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IL PERCORSO DA FARE INSIEME

percorso

bilancia1UN CORRETTO “BILANCIO”

Perdere peso senza perdere il buon senso è possibile con l’aiuto di uno specialista che sappia consigliare un regime su misura

 

CONTROLLARE e normalizzare il proprio peso è importantissimo per proteggere la salute oltre che per migliorare il proprio aspetto.

Sovrappeso e obesità, complesse sindromi multifattoriali, sono quasi sempre provocati o facilitati dalla abituale introduzione di un maggior numero di calorie alimentari rispetto a quelle in effetti necessarie (è così facile sopravvalutare i nostri fabbisogni): l’organismo non sa cosa fare di queste calorie in eccesso e le mette a riserva sotto forma di grasso, l’unica forma di scorta prevista dal nostro corpo.

 

Per dimagrire bisogna invertire questo processo, ossia creare un misurato deficit calorico che costringa il corpo a consumare gradatamente buona parte di queste inutili riserve. Questo va fatto innanzitutto aumentando la spesa di energia (la voce “uscite” del bilancio energetico), ossia praticando una vita fisicamente più attiva. Infatti, dato che la società moderna ci costringe a usare sempre meno i muscoli, il nostro fabbisogno di energia si è ridotto così tanto da rendere molto facile superarlo con le calorie introdotte attraverso il cibo. Contemporaneamente va anche diminuita l’assunzione di energia alimentare (la voce “entrate”). Questo si ottiene seguendo una dieta ridotta (ipocalorica) ma non troppo severa (circa 600-800 calorie al disotto del fabbisogno quotidiano del singolo soggetto), con una composizione quanto più possibile simile a quella ideale, priva di effetti collaterali, che faccia perdere peso prevalentemente a spese del tessuto adiposo e sia accettabile ossia non faccia patire la fame, grazie ad un’appropriata selezione degli alimenti da preferire. In sintesi, una dieta facile da realizza e personalizzata sui nostri gusti e le nostra abitudini quotidiane, così da darci una diversa educazione alimentare e un migliore stile di vita, utili anche per i mesi e gli anni successivi.

 

Il giusto iter prevede un’accurata visita medica (per valutare anche la struttura corporea e la quantità e la distribuzione del tessuto adiposo), la raccolta della storia clinica del paziente, dell’andamento del suo peso negli anni e dei tentativi precedenti di dimagramento, la descrizione della giornata-tipo, comprese le abitudini e le preferenze alimentari, e la prescrizione di adatte analisi cliniche. In seguito va compilata caso per caso la dieta, la cui corretta realizzazione va poi seguita costantemente, con visite replicate a intervalli regolari per affrontare le diverse situazioni che si presentano e seguire sia l’evoluzione del peso sia – molto più importanti – le variazioni nella massa grassa (utilizzando l’impedenziometria).

  

 

bilancia2MANTENERSI IN FORMA

Anche una volta concluso il periodo di dimagrimento, è importante non perdere di vista le buone abitudini acquisite fino ad allora

 

UNA VOLTA che il regime di dimagrimento ha preso avvio, compito del nutrizionista sarà anche quello di spiegare di volta in volta il significato delle variazioni e delle oscillazioni del peso, di identificare un ragionevole punto di arrivo e di impostare il regime di mantenimento, per poi assistere il paziente anche nel corso di questa seconda delicata fase, controllandolo a intervalli sempre più lunghi al fine di garantire una sempre maggiore autonomia.

 

Un programma di dimagrimento di questo tipo è più facile da applicare e dà più garanzie per la conservazione di gran parte dei risultati ottenuti. Il recupero del peso perso (così dannoso sia per l’umore che per il metabolismo, in quanto sempre accompagnato da aumenti della massa grassa oltre i limiti iniziali) è, infatti, molto più comune in chi è dimagrito con eccessiva fretta e seguendo metodi “anarchici” (farmaci, digiuno assoluto o diete rigidissime, diete alla moda, diete monocibo o esasperatamente iperproteiche, ecc.), cercando il “tutto e subito” e ignorando le regole di prudenza suggerite dalla scienza dell’alimentazione. Ricordiamo che un calo di peso molto rapido non rappresenta un gran successo ma piuttosto un pericolo per la salute e che il semplice fatto che un regime faccia dimagrire non garantisce di per sé che si tratti di un metodo approvabile: anche una pessima dieta può farmi perdere peso, magari a spese dei liquidi corporei o dei preziosi tessuti magri!

 

Sovrappeso e obesità sono fenomeni di tipo cronico che non possono essere affrontati e risolti con metodi emergenziali. Anche in questo settore, insomma, solo il buon senso, la pazienza e la ragionevolezza possono portare ai risultati migliori e più duraturi fondati su di un reale cambiamento di abitudini e stile di vita.