Egregio Professore, sono una futura mamma (al terzo mese) e ho un dubbio: dalle analisi del sangue è risultato che non ho mai contratto la toxoplasmosi e che quindi non ho gli anticorpi necessari a contrastarla. Per questo la mia ginecologa mi ha proibito, fino alla nascita del bambino, di mangiare formaggi freschi, insaccati, carne di maiale. Lei sostiene che siano facili veicoli per questa malattia. Ci sono modi alternativi (metodi di cottura o lavaggi particolari) per rendere innocui questi alimenti e mangiarli ugualmente anche in gravidanza? Una mia amica, mamma da poco, dice che alcuni insaccati, come il prosciutto cotto, non presentano questi rischi. Maddalena
Il Toxoplasma Gondii infetta diverse specie animali, ma ha come ospite definitivo il gatto, nel quale compie il proprio ciclo biologico. L’uomo può contrarre l’infezione ingerendo alimenti venuti a contatto con le feci o altre secrezioni del felino (evenienza rara) o, quasi sempre, mangiando prodotti carnei crudi o poco cotti, contenenti le cisti del Toxoplasma Gondii. Un’altra modalità di trasmissione è quella placentare, responsabile della toxoplasmosi congenita. Il grave è che sono proprio queste forme acute congenite ed acquisite neonatali ad avere una prognosi infausta. Sono quasi esclusivamente i feti e i bambini a presentare la forma grave della malattia, con conseguente anche devastanti, come gravi alterazioni a carico del sistema nervoso centrale, cecità ecc.: tale rischio esiste solo se la donna si contagia per la prima volta durante la gravidanza, e il contagio è presente per tutti e 9 i mesi. Di conseguenza le gestanti devono evitare il contatto con gatti potenzialmente infetti e non consumare cibi crudi o poco cotti. L’infezione materna nelle prime fasi della gravidanza può essere del tutto asintomatica, ma il coinvolgimento placentare può provocare la morte del feto, o un ittero, polmonite, miocardite o encefalite, spesso con esiti fatali. L’infezione non letale porta, nel feto, a danni celebrali, ritardo mentale, attacchi epilettici, sordità o altre alterazioni neurologiche. I danni fetali sono irreversibili. Gli anticorpi contro il Toxoplasma si trovano nel 15-40% delle donne in età fertile. Fondamentale è quindi la profilassi gestazionale e neonatale: controllo della presenza di anticorpi anti-Toxoplasma nel sangue della gestante, osservanza delle comuni norme igieniche (nel preparare i cibi, dopo aver maneggiato carni crude ecc.), accurato lavaggio di frutta e verdura, nessun contatto con gatti, nessuna ingestione di cibi carnei o di pesci crudi o di poco cotti (tipo roastbeef, bistecche al sangue, tartare, carpaccio, tagliata ecc.), niente affettati o insaccati come salame, prosciutto crudo, speck. Sono invece concedibili salumi cotti come prosciutto cotto, mortadella, prosciutto di Praga. La cottura a microonde non dà garanzie certe di bonifica degli alimenti.