Il ritorno in città – e quindi anche a scuola – può creare qualche problema ai nostri ragazzi.
Il passaggio “dalle spiagge ai banchi, dalla discoteca al video” rappresenta per troppi giovanissimi il ritorno ad una vita eccessivamente sedentaria, nonostante l’illusione creata dalle due-quattro ore settimanali di sport istituzionalizzato.
La realtà è che il lavoro intellettuale costa poche calorie e che la maggioranza dei bambini e degli adolescenti di oggi passa troppe ore immobile fra la scuola, lo studio pomeridiano, la TV (una media quotidiana fra le 3 e le 4 ore, secondo indagini accreditate!), i videogiochi e i computer: è questa la prima causa del dilagare pericolosissimo del sovrappeso e della obesità infantili.
I genitori hanno il dovere di affrontare questi problemi, perché è provato che un bambino o un adolescente sovrappeso ha molte maggiori probabilità, per motivi ormai ben conosciuti, di diventare un adulto sovrappeso, con tutti i relativi rischi per la salute. Quindi occorre non solo cercare di migliorare l’alimentazione dei propri figlioli (la limitatezza delle scelte è spesso il punto più dolente: i consigli del medico di famiglia possono essere di grande aiuto) ma anche di far loro conservare le buone abitudini che eventualmente fossero riemerse grazie alla maggiore libertà estiva.
Ad esempio, quella buona prima colazione mattutina (latte o yoghurt, derivati dei cereali, frutta, ecc.) che nelle vacanze si ha più agio di fare e che invece la fretta e l’ansia per la scuola portano spesso a saltare d’inverno.
Ad esempio, il frazionamento della alimentazione in tre pasti e un paio di spuntini (per i quali possono tornare utili anche prodotti dolci quali i gelati o le “merendine all’italiana”), controllando sempre, tanto a tavola che fra i pasti, le dimensioni e il numero delle porzioni.
Ad esempio, infine, la recuperata abitudine ad una vita più attiva fisicamente, favorita in estate dal maggior numero di ore libere: cerchiamo di evitare che smarriscano questo maggior dinamismo riscoperto nelle vacanze e adoperiamoci invece per far sì che lo trasformino in buone abitudini motorie per tutti i dodici mesi dell’anno. I vantaggi per il ragazzo di oggi e per l’adulto di domani saranno incalcolabili.