Sono numerosi i vantaggi di rivolgersi a medici esperti e accreditati quando si decide di dimagrire.

 

Ad esempio la visita medica iniziale, che serve allo specialista per valutare le condizioni cliniche generali,  per prescrivere le analisi cliniche necessarie, per ricostruire le abitudini alimentari in modo tale da poter “personalizzare” la dieta, ed anche per stabilire il tipo morfologico al quale appartiene la struttura fisica del paziente. Questa valutazione è importantissima per decidere quanti chili sia giusto perdere e quale sia il traguardo al quale puntare, spesso diverso da quello che immagina l’interessato.

 

I fattori in gioco sono tanti. Conta molto, ovviamente, la quantità di tessuto adiposo presente, la cui maggiore o minore pericolosità andrà anche valutata dal medico sulla base della distribuzione corporea. Per il resto – ed è qui che il parere dello specialista è indispensabile- più del banale rapporto peso/statura ha importanza soprattutto lo sviluppo muscolare. Sentiamo sempre citare l’ossatura come punto di riferimento: ma in realtà il suo peso conta relativamente, dato  che fra uno scheletro esile ed uno massiccio la differenza non supera i 2-3 chili. Al contrario, fra una muscolatura esile ed una voluminosa la differenza totale può assommare anche ad 8-10 chili: ricordiamo però che si tratta di  tessuti magri, che quindi non vanno inclusi nella quota di peso da eliminare. Un particolare, questo, che non sempre è chiaro a tutti.

 

In sostanza sarà cura dello specialista determinare fin dall’inizio quanto incidano sul peso totale i tessuti magri, quelli grassi e l’acqua corporea Questo va fatto  con l’aiuto della impedenzometria, la quale sarà ripetuta anche successivamente, nel corso del dimagramento, in modo da avere sempre una nozione esatta della quantità di grasso che si elimina e delle variazioni della composizione corporea complessiva.